mercoledì 17 novembre 2010

ci sono ancora

E' un pò che non scrivo ma a dire il vero non è che abbia molto da raccontarvi...praticamente in questi ultimi mesi non ho più fatto gite solo un uscita io e la Manu nel nostro Lagorai nei luoghi dove gli ho chiesto di sposarmi un anno fa. E' già passato un anno...
Sempre bello il giro forcella Montalon poi sopra il lago delle Stellune e la forcella delle Stue se non ricordo male. E per ottobre il resto sono solo salite al Monte.
In novembre fino adesso abbiamo fatto solo la salita al Monte Calisio con i nostri compagni di tante escursioni durante l'estate Chiara e Max che ci hanno portato nella loro "palestra" di allenamento estiva. Carina la salita sul Calisio.
C'è da dire che ormai non ricordo neanche più una domenica con il bel tempo e questo non è che abbia favorito le nostre uscite. Speriamo che inizi a fare un pò di bel tempo...almeno la domenica.

giovedì 23 settembre 2010

è arrivato l'autunno

Ormai ci siamo l'estate è ufficialmente finita ma prima di fare bilanci vi devo ancora raccontare le ultime gite. Devo dire che ho un pò rallentato il ritmo infatti fra il week end in Austria e il Settembre Rotaliano che anche quest'anno è andato alla grande erano tre settimane che non andavo per monti e ho ripreso alla grande venerdì 11 settembre con la salita al Sass Rigais 3025mslm il mio primo tremila stagionale, anzi era qualche anno che non sforavo la quota l'ultima volta era al Rifugio Vioz. Splendida giornata partenza con calma io, Max, Chiara e Paschi, la Manu è rimasta a casa a studiare perché ha esami in questo periodo. Arriviamo a Santa Cristina, in Val Gardena parcheggiamo in località Daunei e da qui ci incamminiamo verso il rifugio Juac, avevamo già fatto questo sentiero qualche mese fa quando avevamo fatto il giro Rifugio Stevia - Rifugio Firenze.
Arrivati al Juac in poco meno di mezzora ci fermiamo a bere qualcosa e subito dopo ripartiamo. La giornata è fantastica limpida e in cielo non c'è una nuvola! Raggiunto il Rifugio Firenze proseguiamo verso il Sass Rigais prendiamo il sentiero che ci posta all'attacco della ferrata sul versante est. Si risale una valle di giaroni fino alla forcella fra il Sas Rigais e il Furcheda le due cime più alte delle Odle. Breve pausa e poi subito via visto che il Furcheda continua a scaricare sassi che ci passano anche relativamente vicino. Paschi non è in forma e preferisce tornare al Rifugio Firenze ed aspettarci lì, così proseguiamo in 3. La ferrata non è difficile e in non molto raggiungiamo la vetta dalla quale si ha un bellissimo panorama, stanno arrivando anche delle nuvolette ma niente di che. La discesa è per la ferrata del versante Sud, ma superati i pezzi di cordino poi si ha tutto un tratto di roccette che secondo me è meglio fare in su, e quindi fare il giro opposto a quello che abbiamo fatto noi. Verso le cinque raggiungiamo Paschi al rifugio, ci riposiamo un pò e poi torniamo alla macchina.
La domenica che anche è una giornata splendida partiamo io e la Manu per andare a fare un giretto in Brenta abbiamo poco tempo e così andiamo dal Pradel alla forcella Piz Galin. Non è un gran che specie la prima parte del sentiero ma in tre ore siamo andati e tornati.
Domenica 19 dopo che ha piovuto tutto il sabato mi sono alzato e in cielo splendeva un sole fantastico e così non ho resistito, la Manu sacrificava un altra domenica allo studio e io ho iniziato a chiamare i miei amici montanari ma alle 9 non sperando nella bella giornata dormivano ancora tutti, alla fine sono riuscito a organizzare con Gianni, Martina, Pero, Chiara e Max. La meta era la val Sarentino ma quando siamo stati a Bolzano c'erano tutte le strade chiuse per non so quale manifestazione e quindi abbiamo deviato il percorso verso la val di Tires destinazione rifugio Bolzano. Siamo partiti dai bagni di Lavina Bianca subito dopo Tires per un bel sentiero nel bosco, e poi su per una gola con delle passerelle in legno. I nostri amici erano in forma e così Chiara, Max, Gianni e Martina sono partiti con un buon passo mentre io e il Pero siamo saliti con calma...be dai le tabelle segnavano 3:50h e noi ci abbiamo messo 2:20h non mi lamento così ci siamo fatto una bella chiacchierata. Naturalmente ho omesso di dire al Pero che la gita era di 1300 metri di dislivello altrimenti si faceva troppo condizionare del dato :-)
Visto che uno dei ultimi week end di apertura dei rifugi ci siamo concessi un bel pranzetto. Dopo pranzo la temperatura è calata drasticamente e il Pero Gianni e Martina si sono avviati in giù mentre io Chiara e max siamo andati sulla cima del monte Pez. Bellissimo panorama anche da qui!

mercoledì 8 settembre 2010

E' finito anche agosto

Non vi ho più aggiornato su come ho finito il mese di agosto. Eravamo restati con l'ultimo post a ferragosto, il week end dopo ci siamo concessi ancora due gite sabato e domenica.
Sabato siamo andati solo io e la Manu in Val di Fleres, l'obbiettivo era fare l'attraversata fra il rifugio Cremona e il Rifugio Tribulaun ma complice il fatto che non siamo partiti prestissimo la mattina tra la forma che ci stà un po' abbandonando siamo arrivati solo fino al Rifugio Cremona. Arrivare in val di Fleres non ci si mette poi così tanto in un ora e mezza eravamo al parcheggio. siamo partiti risalendo la valle per poi fare una deviazione sul versante sinistro orografico. Il posto è veramente bello il sentiero che sale è comodo e i panorami sono incantevoli. Al rifugio abbiamo ceduto a un piatto di pasta sembrava troppo buona ed infatti era buona! Poi siamo scesi ci siamo fermati in una malga a prendere il sole e bere qualcosa. La sera poi ci siamo incontrati a Bressanone con gli altri alla festa, gigantesca!
La sera siamo arrivati a casa che eravamo decisamente stanchi.
Nel frattempo Chiara e Max percorrevano i 2300 metri di dislivello in salita e in discesa per arrivare alla cima del Vioz! Bravi!!!
Domenica siamo andati con tutta la compagnia: Chiara, Max, Paschi, Ivan, Federica e si è aggregato anche l'Alfredo al Sas de Putia. Abbiamo fatto tutto il giro della montagna più la cima. La salita alla cima è un sentiero attrezzato ma non presenta particolari difficoltà dalla cima ovviamente si ha un bellissimo panorama, c'era abbastanza gente che saliva e scendeva. Nel scendere dalla cima la manu è scivolata, una caduta come tante, ma ha avvertito subito un gran dolore alle costole, dopo un attimo si è ripresa e siamo ripartiti, poi ha avuto male tutta la sera e quando è andata a farsi i raggi ha scoperto che la costola era rotta! Che sfortuna ma pian pianino sta ritornando in forma!    

domenica 15 agosto 2010

Ferragosto

Diciamo che il tempo non sia stato proprio clemente in questo ferragosto 2010 io e la Manu ce la siamo cavata però. Venerdì siamo andati sul monte dalla strada delle longhe abbiamo preso un pò di pioggia ma tutto sommato è carino anche con questo tempo. Sabato invece ci si aspettava un tempo anche peggiore del venerdì invece quando ci siamo alzati non era poi così male. Ho chiamato l'azienda turistica della Val Sarentino e mi hanno confermato che c'era il sole così abbiamo preso la macchina e siamo partiti destinazione nota i Stoanerne Mandln! Abbiamo parcheggiato lungo la strada fra Meltina e San Genesio siamo andati diretti fino ai Stoanerne Mandln anche perché il cielo non promette niente di buono di solito questi posti le vediamo pieni di neve ma anche d'estate è bello. Arrivati agli omini di pietra ci mangiamo qualcosa di quel poco che ci siamo portati e poi torniamo giù. Non ci fermiamo neanche alla malga a mangiare qualcosa per paura di prendere l'acqua. Riusciamo ad arrivare alla macchina senza prendere una goccia d'acqua e poi andiamo a farci un giretto a Merano.
Il giorno di ferragosto andiamo a San Martino in val Sarentino dopo la pioggia della sera prima il tempo si può dire sia bello. Prima di arrivare al parcheggio ci fermiamo lungo la strada dove troviamo la bottega del Pino Mugo
Qui ci comperiamo degli unguenti tutti a base di olio di pino mugo me lo sono messo sulle gambe sta sera che sensazione di freschezza bellissimo!
Parcheggiamo nei pressi della stazione a valle della funivia e partiamo con i nostri zaini dopo aver scambiato due chiacchiere con un vecchietto. Ci dirigiamo diretti alla Getrum alm quando siamo in vista della malga dopo aver percorso i 5km e i 540 metri di dislivello iniziamo a sentire qualche goccia allora visto che ormai è mezzogiorno entriamo alla malga e ordiamo un buon pranzetto! Per fortuna durante il pranzo il tempo migliora e quindi quando ripartiamo possiamo andare a fare un giro in questi splendidi posti cosi' deviamo il nostro percorso verso la cima Sattele prima passiamo per un laghetto e poi arriviamo alla cima dopo essere passati una cresta assai ventosa. In poco ridiscendiamo velocemente alla stazione monte della funivia che in pochi minuti ci posta alla macchina, per il tempo che era siamo riusciti a farci un bel giretto e probabilmente ci torneremo quest'inverno magari a festeggiare il compleanno della Manu!

venerdì 13 agosto 2010

Texelgruppe

Briefing il giovedì sera a casa di Chiara e Max per decidere dove andare a fare una tre giorni alla fine la scelta ricade su un giro nel Gruppo di Tessa Rifugio Plan il venerdì e Rifugio Petrarca il sabato, speriamo che ci sia posto per dormire...
Partiamo verso l'una e circa due ore dopo siamo a Plan le montagne si presentano col vestito invernale non sarà facile fare delle cime con tutta quella neve. Partiamo il tempo non è splendido, io chiamo il rifugio e dico che ci incamminiamo il gestore mi dice che c'è vento lo sento poco convinto ma siamo lì e partiamo. Ci sono dei bei prati che portano fin sotto le cime che viste da qua sotto danno una certa soggezione. Dopo neanche dieci minuti inizia a piovere da prima poco e poi aumenta d'intensità, la Manu inizia a essere dubbiosa del fatto che possiamo arrivare al rifugio con questo tempo forte della sua esperienza di montagna ormai decennale, io non mi pronuncio mentre Chiara e Max non hanno voglia di farsi rovinare il programma da un pò d'acqua e vogliono continuare. Per fortuna c'è una malga a circa 2200 metri il rifugio è a 2980 i dubbi della Manu sono dovuti anche alla quota del rifugio. Man mano che ci alziamo di quota fa sempre più freddo il vento soffia sempre più forte e in prossimità della malga inizia anche a grandinare, corriamo a riparaci nella malga dove mentre aspettiamo che smetta ci beviamo un caffè. Dopo circa un ora smette sembra migliorare ma lassù a 3000 le nuvole sono ancora fitte. C'è dell'indecisione cosa facciamo torniamo al paese o andiamo al rifugio? Ci toglie ogni dubbio il gestore del rifugio che ci consiglia di tornare al paese perché su è in corso una bufera di neve. Giriamo i tacchi e torniamo a Plan, ci prendiamo un alberghetto e la sera andiamo a cena in un bel ristorantino mangiamo bene beviamo qualche birra e facciamo quattro chiacchiere tutto sommato una bella serata, dovevamo essere in rifugio ma va bene anche così!
La mattina dopo alle 7 siamo già in piedi facciamo colazione e partiamo il tempo non è fantastico ci sono delle nuvole ma almeno non piove saliamo al rifugio Plan in circa tre ore fa freddo su a 2980 ci vogliono giacca e guanti. Nonostante la neve il sentiero non presenta difficoltà, il rifugio è carino ci beviamo un caffè alla tedesca firmiamo il libro del rifugio, io spedisco le cartoline di rito e poi ci prepariamo per la discesa, l'obbiettivo è il rifugio Petrarca dove ci hanno detto che non c'è posto per dormire ma noi ci speriamo!
Il sentiero è bellissimo rimane sempre più o meno in quota siamo attorno ai 2300-2400 metri ci sono un sacco di marmotte che fischiano al nostro arrivo e gironzolano. Lo zaino mio e della manu è pesante e si fa sentire sulla schiena per di più finiamo l'acqua quando mancano ancora due ore al rifugio. Dopo 7 ore e mezza dalla partenza da Plan arriviamo al rifugio io sono molto stanco e mi fanno molto male le spalle per il primo momento non ce la faccio neanche sollevare le braccia, ho una sete tremenda vado subito dentro al rifugio e prendo una coca media e mezzo di acqua per la Manu e una spuma e un radler per me tutto medio. Il Max e la Chiara ci hanno staccato nell'ultima salita al rifugio sono proprio super in forma!
Mentre ordino chiedo anche se c'è posto per dormire, l'idea di rimettermi lo zaino per farmi 1400 metri di discesa non è che mi aggrada più di tanto ma mi rispondono che non c'è posto. Dopo esserci riposati un po' decidiamo di ripartire altrimenti diventa troppo tardi, ma ci accorgiamo che c'è gente che ha preso un posto letto e ha chiesto dopo di noi e così Max entra di nuovo a chiedere e questa volta ci dicono che c'è posto, mach che strano ma va bene così posiamo gli zaini su nel tavolato e andiamo a berci una birra sulle panchine al sole si sta' proprio bene, io e la Manu abbiamo fame e così ci prendiamo un piatto di speck. Concludiamo la serata dopo esserci mangiati, gli uomini canederli e le donne pastina in brodo, con un bel scopone scientifico, nel frattempo gli altri che sono al rifugio con noi bevono come i matti non sembra di essere in un rifugio a 2800 metri di altezza.

2010_08_06-08 Gruppo di Tessa

Dopo la notte passata nel tavolato, cioè nel sotto tetto c'è una fila di materassi messi uno a fianco dell'altro a formare un lette gigantesco, ci siamo alzati verso le 6:30 io la Manu siamo scesi a vedere com'era il tempo e c'erano ancora parecchie nuvole, volevamo andare fino alla forcella lì vicina ma il sentiero si era tutto ghiacciato quindi abbiamo preferito aspettare. Verso le sette abbiamo colazionato e ci hanno raggiunti anche Chiara e Max poi siamo usciti tutti e abbiamo guardato le condizioni dei sentieri e ci siamo fatti un giro fino alla forcella che adesso è un po' meno giacciata. Siamo un po' indecisi sul da farsi la Chiara e Max vorrebbero fare la cima Hohe Weiße allora chiedo al gestore del rifugio com'è il sentiero per raggiungerla ma lui mi sconsiglia di farla che non ci sono le condizioni adatte, alla fine desistono tutti e ci avviamo verso Plan. Il sentiero scende velocemente a valle è bello largo e ben segnato, non impieghiamo molto a raggiungere nel fondo valle la Lazinsersalm, bellissima malga dove ci concediamo finalmente una fetta di strudel. Ripartiamo e visto che è ancora presto per tornare a casa e il tempo anche se non è dei migliori sembra tenere decidiamo di fare una deviazione fino al lago Erensee. La Chiara è il gran forma e parte a un ritmo decisamente troppo alto per me e la Manu che accusiamo anche il peso dei nostri zaini e così ci ricongiungiamo solo al lago dove per fortuna di tanto in tanto si fa vedere anche il sole e possiamo svaccarci un po'.

giovedì 12 agosto 2010

il piccolo Macchia

Domenica e quindi gita in montagna! L'obbiettivo odierno è la cima Hochwald - Cima Vedetta Alta si parte da poco sopra San Pancrazio in Val d'Ultimo. Ci troviamo con gli altri alla Zuffo di Mezzocorona e cioè il parcheggio fuori dall'autostrada alle 7:30. Tutti puntuali partimo. Rispetto a domenica scorsa c'è in più la Bibi e in meno L'Emanuela, rimaniamo comunque un bel gruppetto di 7, fino a qualche tempo fa mettere assieme 7 persone per andare in montagna era un impresa per andare a fare 1500 metri di dislivello poi era impossibile! Dopo esserci fermati a San Pancrazio a bere un caffè e dopo le non poche difficoltà ad arrivare all'attacco del sentiero partiamo. Poco dopo esserci incamminati sentiamo nel bosco un miagolio, è un micetto piccolino che ci viene incontro e inizia seguici, all'inizio è tutto pimpante corre di qua e di la ma poi inizia a fare fatica, ma comunque continua a seguirci noi lo chiameremo Macchia come il cane nel racconto di Jak London interpretato da paolini al rifugio Vajolet. Ci segue finché non arriviamo alla prima malga dove ci sono delle mucche e qui capiamo che le mucche non vanno d'accordo con i gatti. Il piccolo macchia ormai stremato dalla fatica viene fermato da una mucca piuttosto aggressiva, noi non possiamo fare niente per lui e lo lasciamo al suo destino, del tronde Macchia tornava sempre nel racconto.
La salita è più piacevole anche se la mancanza di Macchia rattristisce (per modo di dire) tutti noi e così iniziamo a dire cazzate del tipo pubblicità della Saratoga "Brava Giovanna Brava!!!"
Al grido di brava Giovanna brava arriviamo alla seconda malga sotto la Cima. Abbiamo già fatto 1000 metri di dislivello e decidiamo di proseguire sciogliendo le righe e cioè ognuno con la sua andatura e cioè il più veloce possibile. Parto davanti io e dopo un po' mi sposto e lascio il passo a Ivan...errore Ivan si mette a correre io non ce la faccio a tenere il passo e così vanno via lui Max e Paschi, riesco sulla salita a riprendere Paschi e poi l'ascesa me la faccio in solitaria fino alla Cima. Su c'è un bel po' di gente e un bel panorama sulla Val Venosta. Chi prima e chi dopo arrivano tutti mangiamo qualcosa foto di gruppo e firme sul libro di vetta e poi torniamo giù alla malga a bere qualcosa, ci svacchiamo e poi ci avviamo alla malga. Un altra bella domenica grazie ragazzi!

e sono tre...

...le albe di questo 2010, la prima l'abbiamo fatta solo io e la Manu, la seconda con Teo Cri, gianni e Lara e questa che per noi è la terza e l'ultima con Luca, Elena e il loro bambino che attualmente è ancora nel pancione. E' ancora nel pancione ed è già andata a un alba!!! Un/a grande!
Pariamo il venerdì sera ci fermiamo a mangiare una pizza al zum Traube e poi su a Cavalese a forza di chiacchiere quando guardiamo l'orologio sono è già mezzanotte dobbiamo andare a dormire! La sveglia suona alle 4:00 ci alziamo e in men che non si dica siamo già per strada destinazione Passo San Pellegrino. C'è meno gente della settimana scorsa almeno questa è l'impressione quando arriviamo al parcheggio. Prendiamo la funivia che ci porta sul Col Margherita e lì per una comoda discesa arriviamo nel punto dove fanno lo spettacolo, c'è un bellissimo panorama sulle Pale e il Luca esterna tutta la sua voglia di montagna dicendo: "andrei lì e l' abbraccerei tutta quella roccia!"
Alle 6:00 come da programma inizia il suo monologo, come sempre presentato da Chiara Bassetti, Moni Ovadia. Lo spettacolo in tutto dura quasi un ora e mezza molto interessante ma devo dire che i violoncellisti sono stati più belli ed emozionanti.
La giornata è fantastica, la Elena se pur incinta è in forma e se la sentirebbe di fare il giro fino alla cima di Juribrutto il Luca però la tiene a freno così loro decidono di andare al Rifugio Fuciade e noi anche, Così riscendiamo con la funivia e con la macchina andiamo al parcheggio per andare al Rifugio Fuciade, io e la Manu già che siamo lì decidiamo di andare fino alla Forca Rossa e così anche la Elena e il Luca vengono con noi per il primo pezzettino. Ci ritroviamo dopo un paio d'ore al rifugio dove ci fermiamo a prendere un pò di sole e poi scendiamo a Moena a fare un giretto e mangiare un gelato. Devo ringraziare la Elena e il Luca che sono sempre una compagnia deliziosa!
2010_07_31 Col Margherita - Forca Rossa

lunedì 9 agosto 2010

Troppe gite

Ormai non ce la faccio più ad aggiornare il blog...troppe escursioni...domenica 25 abbiamo conquistato la vetta di Cima Undici in alta Val Venosta, compagnia numerosa c'eravamo io, Manu, Chiara, Max, Emanuela, Paschi e Ivan. Siamo partiti da San Valentino alla Muta dopo due ore di macchina che ci hanno portato nell'unica zona dove c'erano nuvole. Le ragazze erano molto contente! La prima parte del percorso era da prima su strada asfaltata che poi è diventata forestale e poi sentiero, con una bellissima vista sul lago di Resia ad un certo punto il sentiero torna praticamente indietro e si inizi a salire sulla montagna la salita che porta a cima 11 è spettacolare lunga bella ripida, la Chiara e sorella hanno un bel ritmo e io e la Manu facciamo quasi fatica a stargli dietro "per fortuna" fa freddo e così riusciamo prenderli quando si fermano per mettersi una maglia. La croce di vetta è ricoperta di ghiaccio non ne avevo mai viste così siamo a quasi 3000 metri. La discesa dall'altro versante della vetta non è meno spettacolare della salita. Perdiamo quota in un lampo e appena fa un pò più caldo ci fermiamo a mangiare, Paschi pensava ci fosse un rifugio dove potersi rifocillare e così si deve accontentare di quello che gli offrono. Con la pancia piena ci portiamo alla stazione a monte della funivia che ci riporta a San Valentino. Nell'attesa che parta io mi diverto a scendere con una specie di "camera d'aria" per una pista di plastica...

lunedì 2 agosto 2010

e sono due...

Sabato 24 un altra alzataccia infatti alle 3:30 eravamo già in macchina per partire alla volta del Passo Rolle. Sono passati a prenderci il Teo e la Cristiana e poi ci siamo trovati con Lara e Ste, erano tutti alla loro prima Alba delle Dolomiti. La strada per il Rolle è praticamente una processione di macchine e su i posteggi sono tutti pieni. Troviamo un posticino un po' "sportivo" e parcheggiamo. Ci avviamo a piedi verso il monte Castellazzo, fa freddo ci saranno 5°C! E' pieno di gente e si cammina su strada forestale quindi si è decisamente comodi, lo spettacolo lo fanno ai piedi del Castellazzo quindi prima di quanto mi aspettavo arriviamo, c'è un infinità di gente. Ci accampiamo siamo piuttosto organizzati con materassini coperte sacchi a pelo giacche ma nonostante questo il freddo si fa sentire ugualmente!
Il concerto è veramente bello c'è Brunello e sono in tutto 24 violoncelli le sinfonie sono davvero sublimi e il posto è veramente bello con le spettacolari pale di San Martino a fare da cornice.
Finito il concerto iniziano ad arrivare le nuvole decidiamo ugualmente di salire sulla Cima del Castellazzo come le altre 2000 persone presenti Gianni non è proprio felice in quanto la salita se pur breve è alquanto ripida. Scesi dal Castellazzo ci dirigiamo verso la baita Segantini e qui ci prendiamo qualcosa di caldo e poi visto che sta per iniziare a piovere prendiamo il pulmino per ritornare al Rolle.
2010_07_27 Alba delle Dolomiti Brunello

giovedì 22 luglio 2010

io berrei un' altra Weissen

Il titolo del post lo dedico a Paschi e alla sua frase che dopo esserci bevuti una weissen media a optato per un altro giro e devo dire che ha avuto ragione!
Ma partiamo dall'inizio questa domenica (18 luglio) si fa gita solo uomini, infatti Chiara è via e la Manu studia, niente gite studio questa settimana e si sono visti i risultati 30 e lode e 30 dei due esami...
Partiamo con calma io, Paschi e Max destinazione Val Gardena. La giornata non è fantastica infatti ci sono parecchie nuvolette. Parcheggiamo a Daunei una frazione di Selva di Val Gardena e da li imbocchiamo da prima la strada e poi il sentiero in direzione del Rifugio Stevia. L'aria è frizzante bella limpida non fa caldo ma si sta veramente bene, appena entriamo nel bosco incontriamo uno scoiattolo che non sembra molto preoccupato della nostra presenza. Su un gradevole sentiero arriviamo al rifugio Juac non ci fermiamo neanche e imbocchiamo il sentiero che porta al rifugio Stevia è bello, tenuto bene e si inerpica sulla montagna fra la roccia e con uno splendido panorama sul Sella e il Sassolungo. Il Rifugio è una zona fantastica il panorame è veramente bello. Ci fermiamo al rifugio a mangiare un wurstel e poi riprendiamo il sentiero che sale ancora un po' verso la forcella, i prati sono pieni di stelle alpine spettacolo.
Adesso il sentiero inizia a scendere e con una pendenza molto accentuata è molto bello anche questo sentiero in un ambiente severo e affascinante. Arriviamo così al rifugio Firenze e li poi com'è andata a finire ve l'ho già detto.
2010_07_18 Rifugio Stevia

Il punto più alto

Il punto più alto perché sabato abbiamo raggiunto la cima del Sassopiatto 2954 mslm il punto più alto del 2010, io e la manu ci eravamo già portati a Cavalese la sera del venerdì abbiamo dormito un po' e alle 4 è suonata la sveglia subito pronti e siamo partiti per quel di Campitello di Fassa, qui abbiamo preso la funivia per il Col Rodella. Purtroppo abbiamo perso quasi un quarto d'ora perché quando siamo arrivati noi stava partendo e abbiamo dovuto aspettare la corsa dopo...così siamo arrivati in cima che erano le 5:30. Con passo svelto io e Bobo abbiamo superato un' infinità di persone e siamo riusciti ad arrivare al Rifugio Pertini in tempo alle ore 6:00 per l'inizio dello spettaccolo de i Suini delle Dolomiti con Erri De Luca. Ci siamo "accampati" e ci siamo goduti lo spettacolo. devo dire che fa piuttosto fresco la mattina alle 6:00 a 2300 metri.
Erri ha parlato ininterrottamente per un' ora secca di svariati argomenti ma è stato molto piacevole stare lì ad ascoltarlo.
Finito lo spettacolo ci siamo incamminati verso il Rifugio Sassopiatto c'era veramente tanta gente all'alba e adesso è tutta sul sentiero, a me ma neanche alla Manu non piace particolarmente avere troppa compagnia quando si è sui sentieri. Per fortuna abbiamo un passo mediamente molto più veloce e in men che non si dica arriviamo al rifugio Sassopiatto, qui non ci fermiamo neanche se non per toglierci i pantaloni lunghi e poi su sul versante sud del Sassopiatto. Il sentiero da prima è fra i prati e poi inizia a salire fra ghiaioni e roccette. Non sempre è chiaro dove bisogna andare infatti sbaglio e così invece che prendere il sentiero che porta sulla cima del Sassopiatto ne prendo uno che porta su una cima più a est. Ci mangiamo i 600 metri di dislivello in poco più di un' ora ma arrivati in cima subito ci siamo resi conto che la vetta che dobbiamo conquistare è un centinaio di metri più n la e adesso siamo proprio sulla cresta e sotto di noi precipita la parete verticale e si ha una splendida vista sul Sassolungo. L'attraversamento è assolutamente tranquillo infatti lo facciamo senza alcuna difficoltà. Facciamo una foto sulla vetta e poi giù dal sentiero giusto però questa volta. La fame inizia a farsi sentire e così anche la sete, quindi arrivati al Rifugio Pertini ci prendiamo due radler e una fetta di crostata...molto meglio. Ormai sembra di essere alla fiera c'è gente ovunque, noi andiamo a prendere la funivia e per mezzogiorno e mezzo siamo alla macchina. Bella la cima assolutamente fattibile da tutti ma la prossima volta voglio conquistarla dall'altro versante...dalla via ferrata Oskar Schuster.
2010_07_17 Erri de Luca e Cima Sassopiatto

I suoni delle Dolomitti

Mercoledì 14 luglio c'è stata la terza edizione dei Suoni delle Dolomiti a Malga Kraun. Giornata bella calda e solo qualche nuvoletta in cielo. L'organizzazione è andata via liscia come avevamo programmato e il concerto è stato gradevole mi aspettavo un po' di più ritmo visto che c'erano gli Africa Djembe Junior ma è andata bene così.

lunedì 19 luglio 2010

Le gite studio

La manu deve assolutamente preparare un esame per lunedì e quindi per questo week end ci siamo inventati le gite studio, praticamente invece di stare a casa a morire di caldo ci facciamo una gitarella per poi restare in quota dove la Manu studia e io cazzeggio. Così sabato 10 la meta è il Rifugio Tonini, partiamo tardi perchè la mattina abbiamo alcune cosette da fare a casa, fa un caldo impressionante anche nel salire al rifugio, siamo andati dalla parte Pinaitra si fa fatica. La nostra ascesa è allietata dalle tantissime fragoline di bosco che troviamo lungo il sentiero...buonissime!
Arrivati al Rifugio ci beviamo una bella brocca di sanbuco e la Manu si mette a studiare da prima all'ombra ma poi si sta bene anche al sole. Io mi faccio un pisolino su una panchina e poi mi svacco un pò al sole sul materassino che mi sono portato. Il tempo però man mano che passano le ore inizia a farsi brutto e così facciamo armi e bagagli e torniamo alla macchina così abbiamo ancora un pò di tempo per fermarci al lago di brusago molto carino.
La domenica abbiamo lo stesso problema e così dopo esserci messi d'accordo con Chiara e Max mandiamo tutto a monte e gli diciamo che la Manu deve studiare e quindi sarà per la prossima volta. Così decidiamo di andare a Latzfons parcheggio Kuhoff e poi su verso il Rifugio chiusa e poi sempre su fino al rifugio Latzfons e la sua chiesetta sentiero comodo su strada forestale. Arrivati qui la Manu non è ancora appagata e quindi facciamo anche Cima San Cassiano alla fine saranno 1000 i metri di dislivello...non male per una gita studio...
Tornati giù dalla cima si avvicinano dei bei nuvoloni, ci fermiamo nei pressi del Rifugio Latzfons a mangiare...ci siamo portati la pasta fredda che lusso!!! Inizia a scendere qualche goccia allora ci avviamo verso il Rifugio Chiusa, arrivati qui pausa il tempo sembra bello e così radler medio e fuori i libri si comincia a studiare. Quando le nuvolone tornano a farsi minacciose decidiamo di avviarti ma è troppo tardi ci prendiamo un bel temporale tutto sulla testa e grandina anche! Arriviamo alla macchina fradici!

La Manu non ha studiato tantissimo in questi due giorni ma in compenso ha preso 28...bravissima AMORE!

sabato 10 luglio 2010

Che lavata e che gite!

Sabato 3 c'è la data de I suoni delle Dolomiti al Rifugio Vajolet alle ore 22 con dei racconti di Marco Paolini, non posso mancare. Questo sabato c'è anche i matrimonio di Laura ed Hamed (AUGURI!!!) siamo invitati alla torta ma il richiamo della montagna è più forte e quindi lascio andare la Manu da sola e organizzo una bella gita in compagnia di Chiara, Max, Pero, Manu e Bibi.
L'itinerario è partenza da Mazzin-Rifugio Antermoia-Passo Antermoia-Rifugio Passo Principe-Rifugio Vajolet. la giornata è splendida partiamo a mezzogiorno e fa piuttosto caldo, risaliamo la val Udai senza fretta arrivati in cima ci fermiamo per pranzo una piccola pausa tanto la giornata per noi è ancora lunghissima. Ci incamminiamo dopo esserci rifocillati sui ghiaioni che portano verso il rifugio Antermoia, qui ci concediamo una birra, ci riposiamo un pò e poi ripartiamo visto che all'orizzonte ci sono delle nuvole minacciose, ci aspetta il punto più alto della giornata passo Antermoia a quota 2770mslm la salita è resa interessante dal nevaio che ricopre il sentiero. Il panorama arrivati al passo è grandioso adesso non ci resta che andare a prenderci la birra che ci aspetta al Rifugio Passo Principe. La discesa è resa difficoltosa da delle lingue di neve vecchia che tagliano il sentiero e la Manu diciamo che non gradisce particolarmente il percorso. Arriviamo al Passo Passo principe dove avevamo intenzione anche di cenare ma non c'è verso e tutto pieno e così ci dobbiamo accontentare di una birra e di fare due chiacchiere col gestore che è proprio simpatico! Scendiamo al Rifugio Preus e li ci sfamano e così fra una chiacchiera e l'altra si fanno le nove di sera. In cielo ci sono sempre più nuvoloni minacciosi. Visto il minaccioso temporale che stà arrivando l'organizzazione decide di iniziare prima e sale in cattedra Paolini, veramente un grande riesce a fare un racconto quello del cane Macchia che raccontato da lui è proprio bello! Ad un certo punto visto che ormai piove da quando ha cominciato l'organizzazione gli dice di finire li lo spettacolo è troppo pericoloso per i fulmini. Neanche finito di dire che lo spettacolo viene rinviato al giorno successivo e inizia a piovere come dio la manda. Tutta la gente corre verso i rifugi e io ho la bella idea di andare a ripararmi sotto una tavola mentre tutti gli altri riescono ad entrare nel rifugio. Io non mi accorgo che gli altri entrano e quando mi rendo conto che sono solo inizio a guardarmi attorno per vedere se li vedo appena il temporale cala un pò vado da un rifugio all'altro per cercarli ma niente e poi mi devo fermare in ripari di fortuna perché continua a piovere e grandinare a tratti con molta violenza. Purtroppo nel momento peggiore del temporale mi trovo sotto un ombrellone di stoffa che per paura che me lo porti via il vento lo chiudo con me dentro...che lavata. Finalmente dopo quasi un ora il temporale smette e così ritrovo tutti i mie amici dentro al rifugio. Sono fradicio! Scendiamo al Rifugio Gardeccia dove prendiamo il pulmino che ci porta alle macchine, nel frattempo è arrivata anche la Manu a Cavalese per fortuna perché mi è proprio mancata in questa bella giornata! Andiamo a dormire stanchi ma contanti è stat proprio una bella avventura!

2010_07_03 Attraversata Catinaccio

La mattina dopo ci sono delle sostituzioni fra i partecipanti delle domenica, non vengono Bibi, Pero e Manu F. e si aggregano Bobo e Paschi che ci ha raggiunti a Cavalese la mattina. Il giro odierno è un classicone della Val di Fiemme: Rifugio Torre di Pisa al quale accodiamo la Forcella dei Campanili. Partiamo dal parcheggio di Pampeago per fortuna la Manu mi ha portato un altro paio di scarpe perchè i miei scarponi sono ancora fradici! Il tempo è splendido e il posto anche come sempre. Dalla forcella abbiamo anche la fortuna di vedere un camoscio che spettacolo!

2010_07_04 Torre di Pisa Forcella dei Campanili

E' ufficiale è estate!!!

Primo sabato e domenica d'estate il tempo è bello e abbiamo proprio tantissima voglia di andare a farci un bel giro, e quando volgliamo andare sul sicuro puntiamo dritti verso Tedon e zona Caldenave. Oretta abbondante di macchina e siamo a Tedon parcheggiamo ci mettiamo gli scarponi e via. Senza grossi sforzi siamo al rifugio non ci fermiamo neanche e proseguiamo verso la piana Caldenave dove ci sono due bei asinelli che pascolano, poi si inizia a salire verso la forcella Ravetta 2219mslm. Arrivare alla forcella non è affatto scontato infatti bsogna salire per una pietraia e poi su un tratto di nevaio, ma oggi non ci ferma niente neanche le nuvole che continuano a fare il giro sopra le nostre teste.
Alla forcella incontriamo una simpatica coppia con i quali facciamo due chiacchiere qui ci sono svariate possibilità e noi decidiamo di andare verso il Forzelon de Rava da qui sempre su sentiero arriviamo al passo del Tombolin dal quale si vede una scala scolpita nella roccia. Il tempo sembra volgere al peggio e quindi partiamo subito e decidiamo di prendere il sentiero 328 che dovrebbe riportare alla Forcella Ravetta. Abbiamo non poche difficoltà a trovare il sentiero che è nascosto dalla neve ma in qualche modo lo troviamo nel frattempo esce anche il sole e così nei pressi del lago grande ci fermiamo su un sasso a mangiare qualcosa, un posto fantastico!!!
Finito di mangiare su tracce di sentiero ci portiamo alla forcella Ravetta ma non siamo ancora "sazi" così decidiamo di salire la Cima Caldenave che sembra una sciocchezza e invece sono 200 metri di dislivello che fatti a fine giornata si fanno sentire. Saliamo e scendiamo senza soste e poi giù al rifugio dove ci beviamo qualcosa e poi alla macchina. Bellissimo giro 7 ore totali e quasi 1480 metri di dislivello. Direi che eravamo molto soddisfatti.
2010_06_27 Cima Caldenave
Domenica invece dopo i bagordi della notte magica a Trento con orari non proprio da montanari verso mezzogiorno ci siamo messi d'accordo con Chiara e Max e siamo partiti in direzione della Val di Tires per la salita al Rifugio Cavone. Io era la terza volta che ci salivo. Il sentiero è piacevole e il rifugio è proprio carino arrivati senza grossi sforzi abbiamo fatto una tappa mangiato un pò di frutta e bevuto perchè oggi è bello caldo e poi ho proposto la salita all'Hammervand, e così ci incamminiamo. In poco più di ora siamo sulla cima un bel sentiero tenuto molto bene e sulla cima c'è un bellissimo panorama sul catinaccio.
Tornati al rifugio ci siamo concessi un bel omelet e una Skiwasser che sta diventando la nostra bevanda dell'estate!!!
2010_06_27 Monte Nicola

Era giugno ma sembrava novembre

Le previsioni meteo per il week end che avrebbe dovuto essere quello dell'apertura dei rifugi invece verrà ricordato come speriamo il più brutto week end dell'estate, brutto per quel che riguarda il tempo meteorologico.
Noi abbiamo anticipato i tempi e il sabato mattina siamo andati a farci un giretto a Malga Derocca giusto per non perdere la gamba. Il giro non è un gran che il sentiero è sempre nel bosco e non regala molte emozioni per quel che riguarda il panorama solo qualche scorcio su Trento e sul lago di Caldonazzo. La malga è carina situata in un bel posto di solito ci sono dei cavalli al pascolo.
Arrivati alla nostra meta non ci siamo fermati molto abbiamo mangiato qualcosa e poi ci siamo avviati in giù anche perché le previsioni si stavano materializzando, dei bei nuvoloni si stavano avvicinando minacciosi per fortuna siamo arrivati alla macchina senza prendere acqua.
2010_06_19 Malga De Rocca
La domenica invece il tempo è proprio precipitato piove e fa freddo. Noi non contenti appena alzati ci è venuto un tarlo nella testa. I suoni delle dolomiti per oggi organizzavano 11 cori in 11 rifugi e quindi ci siamo detti il motto dell'asilo nel bosco "non esiste il brutto tempo ma solo i vestiti sbagliati" ma se cantano possiamo andare anche noi a dare un' occhiata. Ci siamo preparati, abbiamo chiamato il rifugio Caldenave ma in un primo tempo ci ha detto che li facevano e poi una volta partiti abbiamo richiamato per conferma e ci ha detto che li facevano ma in una malga a fondo valle, quindi abbiamo optato per andare poco sopra Cles anche con la Rita e l'Alfredo a vedere il Coro Croz Corona. Praticamente siamo arrivati alla malga in macchina anche qui dovevano farlo al Rifugio Peller ma hanno optato per farlo più in basso, il tempo è davvero inclemente. Ad ogni modo è stata una bella mattinata poi fra il coristi c'erano Maines e Sisigno bravissimi!!!

lunedì 28 giugno 2010

Montagna Giugno

Dopo il matrimonio e il viaggio di nozze è iniziata ufficialmente la mia estate, quest'anno posso dedicarmi anima e corpo a quello che più mi piace fare cioè andare in montagna. Quest'anno avro a disposizione praticamente tutto giugno, che ormai è finito, luglio e agosto, non ho nessun appuntamento imposto, non andrò in ferie e quindi potrò godermi tutta l'estate sulle nostre amate montagne!
Il tempo non è stato proprio clemente in questo inizio giugno ma siamo riusciti lostesso a farci qualche bel giretto.
Domenica 13 siamo andati verso Latzfons obbiettivo era Cima San Lorenzo poi una svista sulla cartina ci ha fatto deviare verso il lago Rodella e relativo Rifugio e poi già che eravamo li abbiamo fatto la cima del Monte Pascolo a quota 2436, questa zona è molto bella abbiamo percorso quasi tutti i sentieri. Il rifugio era già aperto e così ci siamo concessi anche un radler e un omelet con la marmellata di mirtilli rossi spettacolo!
E' stato nuvolo pratimante tutto il giorno e alla fine abbiamo preso anche l'acqua ma per fortuna siamo rimasti al margine del temporale. Siamo partiti dal parcheggio Kuhhoff in direzione del rifugio Chiusa fin qui sempre su strada forestale, arrivati qui ci siamo mangiati un pezzo di torta che abbiamo preso a Latzfons dove c'erano alcune donne che per il Sacrocuore vendevano dolci. Qui ho letto male la cartina e invece che imboccare il sentiero per cima San Lorenzo abbiamo imboccato quello per il lago Rodella. Va be è stata una bella gita anche così. Giuro la prossima volta starò più attento!!!
2010_06_13 Monte Pascolo
Accesso stradale: Trento - Chiusa - Latzfons
Punto di partenza: Parcheggio Kuhhoff 1550 msl seguire le indicazioni passato il centro del paese
Punto di arrivo: Monte Pascolo 2436 msl
Dislivello in salita: 930m
Tempo complessivo salita discesa: ~ 5:20 ore
Sentieri: 17 - 8 - 10 - 7
Difficoltà: E

venerdì 25 giugno 2010

Islanda

Dopo ogni matrimonio che si rispetti si parte per il viaggio di nozze. Noi abbiamo scelto l'Islanda che devo dire ci ha fatto un pò penare prima della partenza a causa del simpatico vulcano che ha tenuto in scacco tutta l'Europa, per fortuna quando siamo partiti noi aveva smesso di eruttare. L'islanda è posto fuori dall'immaginario ha una bellezza tutta sua a volte difficile da capire ma sicuramente impossibile da dimenticare. Ci sono dei posti incredibili e se ci ripenso adesso mi viene una nostalgia...E' stato veramente bello ma ovviamente il viaggio di nozze sfido non sia bello solo per quel che si vive emotivamente.
Per quanto riguarda l'argomento principe del mio blog e cioè la montagna lassù non abbiamo fatto delle gite particolari ma ci siamo fatti le nostre camminate. La Manu non ha potuto fare tantissimo dislivello come le piace ma si è accontentata. Comunque resta un posto incredibile mi auguro di poterci tornare un giorno...

mercoledì 23 giugno 2010

Finalmente sposi

E' già passato un mese! Il 22 maggio 2010 resterà per sempre una data speciale per me...la data del mio matrimonio dopo lunghi mesi di preparativi è arrivato il fatidico giorno è stato bellissimo la mia bobina era splendida e la cerimonia e la festa sono state super. Sono proprio felice!!!

martedì 18 maggio 2010

L'ultima gita da fidanzati

Domenica scorsa 16 maggio 2010 io e la Manu abbiamo fatto quella che sarà la nostra ultima gita da fidanzati è già ormai manca poco...
Avremmo voluto una bella gita in Lagorai che amiamo tanto ma complice la stanchezza che ci ha fatto dormire fine a tardi, le tante cose da fare nel pomeriggio abbiamo optato per il nostro monte. Abbiamo fatto il solito sentiero di San Antonio e poi siamo andati fino agli Aiseli. Tutto sommato è stata una bella scarpinata visti più di 1100 metri di dislivello.
Adesso però non vedo l'ora di fare la prima gita da sposati e spero proprio che quella sarà in Islanda, basta che ste ceneri vulcaniche si spostino!!!

lunedì 10 maggio 2010

Razzo Rosso sul Nanga Parbat

Non sono mai stato un grande lettore ma al Montagna libri del film festival mi sono comprato questo libro, in una settimana me lo sono letto e devo dire che mi è proprio piaciuto penso proprio che leggero altri libri di questo genere.

Il 27 giugno 1970 i due fratelli altoatesini Reinhold e Günther Messner realizzano la prima salita della parete Rupal del Nanga Parbat, la parete di roccia e ghiaccio che con i suoi 4500 metri di altezza è la più imponente della Terra. Ma la discesa lungo l’altro versante, sconosciuto, che finisce nella valle Diamir, ha un epilogo tragico: la morte di Günther, travolto da una slavina. Il capo spedizione si adopera affinché vengano taciute le circostanze reali in cui si è verificata la catastrofe. Il resoconto di Reinhold Messner sulla drammatica odissea, concepito come una sceneggiatura, viene vietato, poiché il capo spedizione aveva fatto firmare a tutti i partecipanti un documento in cui si impegnavano a non pubblicare nulla sulla spedizione. Il titolo era Die rote Rakete (Il razzo rosso), proprio come l’ingannevole segnale luminoso che avrebbe dovuto segnalare ai fratelli Messner l’evoluzione prevista delle condizioni meteorologice.


Per decenni Reinhold Messner è stato vittima di campagne denigratorie, viene accusato di aver sacrificato il fratello minore in nome della sua ambizione personale, accuse che incredibilmente non si placano nemmeno nel momento in cui il Nanga Parbat restituisce i resti mortali di Günther dove Messner aveva detto che dovevano essere, e la versione di Reinhold Messner viene confermata in sede giudiziaria. Oggi, a quarant’anni dall’eroica e tragica impresa, Razzo rosso sul Nanga Parbat vede finalmente la luce, con una nuova prefazione dell’autore e splendide fotografie.

"Il tentativo di salvare mio fratello sul Nanga Parbat — voluto, vissuto e sofferto da me stesso fin quasi a morire — fa parte delle esperienze più difficili che la vita mi ha imposto: un gesto della disperazione che ho vissuto non come un dovere, bensì come cosa ovvia. Se Michi Anderl e Herrligkoffer avessero riconosciuto il loro errore nel lanciare il segnale e nell’attribuire il significato sbagliato al «razzo rosso», e avessero descritto la tragedia così come è avvenuta, lo scontro non ci sarebbe stato. Ben presto però, rientrato nel mondo civilizzato, il capo spedizione Herrligkoffer si inventò la storia che io avrei agito per ambizione personale, che avrei lasciato mio fratello morto alla forcella Merkl e — mosso dal desiderio di conquistare la fama — sarei sceso da solo lungo il versante Diamir. E questa affermazione soltanto, resa pubblica senza alcuna motivazione a sostegno e mai ritirata, ha alimentato il conflitto che ormai da quarant’anni cova sotto la cenere."

Che tempo...

Diciamo che questo inizio di maggio non è proprio primaverile ormai è una settimana che piove e fa brutto il sole si fa vedere veramente poco, così anche la mia attività montana è ridotta ai minimi termini. Il 1 maggio ho fatto il burrone con il Pero, la prima volta dopo che l'hanno sistemato carini alcuni passaggi ma sempre molto semplice per tutti. Domenica 2 mi sono chiuso in casa e poi non ha fatto altro che piovere. Ieri invece abbiamo dormito un pò visto che al matrimonio di Mirko e Alice la festa non è mancata anzi ci siamo proprio divertiti, bellissimo matrimonio! Pomeriggio invece siamo antati con molta calma su e giù dal monte, forse troppa calma visto che ci abbiamo messo 2 ore...

mercoledì 28 aprile 2010

Non lo sapevo chiusa la Rino Pisetta

E' il nostro obbiettivo da quando abbiamo iniziato a fare ferrate e solo oggi apprendo dell' ordinanza con la quale il comune di Vezzano chiude la ferrata Rino Pisetta...speriamo che la riaprano mi piacerebbe proprio farla...intanto per sabato pensavo di andare a provare quella di Mori la Mont'Albano. Qualcuno vuole venire con me?

domenica 25 aprile 2010

Cima Nara

Bellissima giornata per una volta non dobbiamo alzarci e cercare una gita dove andare, infatti siamo d'accordo con Chiara e Max che hanno già trovato la meta domenicale che è Cima Nara. Fra il resto scopro che il papà di Max è l'autore del mio primo libro di montagna Cime e Sentieri molto ben fatto del quale ho comperato anche la continuazione, le coincidenze nella vita.
Partiamo verso le 8 da Mezzocorona e ci incontriamo con Chiara e Max alla zuffo e tutti assieme partiamo in direzione Pregasina all'imbocco della Val di Ledro, vi avevo preannunciato qualche post fa che avrei frequentato questa zona e difatti eccoci. Iniziamo la salita che sembra molto frequentata all'inizio ma poi in raltà non incontreremo molte persone. Io ho portato due imbraghi perchè ho letto che sulla cima c'è un sentiero alpinistico EEA e mi piacerebbe farlo.
2010_04_25 Cima Nara
Partiamo dai pressi della chiesa fa un caldo estivo il sentiero sale comodo nel bosco fino al Passo Rocchetta, splendido il panorama sul lago di garda, qui si gira dietro la casetta e si inizia il percorso in cresta sempre senza difficoltà. Si attraversano tre cime la Cima Nara, Cima Bal e Cima Strussia e poi si inizia la discesa giù fino a Pregasina. E' un bel giro ad anello da evitare l'estate infatti oggi abbiamo "patito" un bel pò di caldo. Arrivati in paese ci siamo concessi un radler e ci siamo svaccati al sole! E' stato proprio un bel giro e la Chiara e Max un ottima compagnia!

 
Accesso stradale: Trento - Riva del Garda - Val di Ledro - Pregasina (bivio subito dopo le gallerie)
Punto di partenza: Chiesa 532 msl
Punto di arrivo: Cima Nara 1375 msl
Dislivello in salita: 1000m
Tempo complessivo salita discesa: ~ 4:30 ore
Sentiero: 422B - 430 - 429 - 422
Difficoltà: EE

giovedì 22 aprile 2010

Trento Film Festival

Ormai manca poco al 58° Trento Film Festival della Montagna, che si terrà dal 29 aprile al 9 maggio. Per il programma potete vederlo sul sito http://www.trentofestival.it/ le serate che secondo me sono più interessanti sono le serate alpinistiche che sono il 5 e l' 8 maggio. Ma adesso appena ho tempo mi spulcio il programma per vedere cosa c'è di bello magari anche qualche film.

Il giorno della Terra

Il Giorno della Terra, in inglese Earth Day è il nome usato per indicare due diverse festività: una che si tiene annualmente ogni primavera nell'emisfero nord del pianeta, e un'altra in autunno nell'emisfero sud, dedicate entrambe all'ambiente e alla salvaguardia del pianeta Terra. Le Nazioni Unite celebrano questa festa ogni anno nell'equinozio di primavera, ma è un'osservanza ufficializzarla il 22 aprile di ciascun anno. La festività è riconosciuta da ben 175 nazioni e viene celebrata da quasi mezzo miliardo di persone.[1]

L'Earth Day fu celebrato a livello internazionale per la prima volta il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. Nato come movimento universitario, nel tempo, l'Earth Day è divenuto un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l'inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l'esaurimento delle risorse non rinnovabili.
Si insiste in soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell'uomo; queste soluzioni includono il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.

Ieri invece come spesso in questo periodo sono andato sul monte e con l'amico Tac abbiamo fermato il cronometro a 30:34 il mio record precedente che era di 32:40 è stato polverizzato. Io i tempi li prendo all'aquedotto alla croce. Adesso il muro da battere è quello dei 30 minuti. Unica nota negativa nel scendere mi sono preso una distorsione alla caviglia e adesso è un pò gonfia..quindi qualche giorno di riposo e dopo di nuovo su a cercare di fare un nuovo record

venerdì 16 aprile 2010

I Suoni delle Dolomiti

Ieri ho partecipato alla conferenza stampa di presentazione dei Suoni delle Dolomiti 2010 anche quest'anno con la Pro loco siamo riusciti a portare una data del festival a Malga Kraun. Particolare soddisfazione in quanto siamo l'unica proloco a collaborare gli altri sono Apt o consorzi.
La data dell'evento a malga Kraun è mercoledì 14 luglio 2010 gli artisti che si esibiranno sono:PIETRO TONOLO, GIAMPAOLO CASATI, ROBERTO ROSSI, GIANCARLO BIANCHETTI, AFRICA DJEMBE’ JUNIOR un bel grupposarà sicuramente una bella giornata.
Altri eventi che mi attirano del programma sono:
Il 20 giugno Dolomiti d'incanto 11 cori in 11 rifugi.
Le albe sempre emozionanti spero quest'anno di riuscire a andare visto che l'anno scorso non sono andato neanche a una, e sono:
Sabato 17 luglio al Rifugio Pertini
Sabato 24 luglio sul Monte Castellazzo al Rolle
Martedì 27 luglio al Passo del Brocon
Sabato 31 luglio al Col Margherita
Sabato 7 agosto Pra Martin Ciampedie
Di carino c'è anche il trekking musicale la Via Lattea lunedì 26 luglio con partenza al Passo del Brocon alle ore 22:00 e costa 60,00 euro
Innoltre altre due date che mi piacerebbe vedere sono sabato 3 luglio al al Rifugio Vajolet alle ore 22:00 c'è MARCO PAOLINI Uomini e Cani - Dedicato a Jack London 
e il gran finale con Carmen Consoli al Rifugio Fuciade alle 14 di venerdì 27 agosto.
Questo è quello che secondo me è il più interessante poi se riuscissi andare a vederne almeno un paio sarei già contento visto che l'anno scorso non sono andato a vedere niente...
Speriamo in estate con un pò di più tempo

martedì 13 aprile 2010

Magari a qualcuno è utile

Da oggi in poi oltre a raccontarvi la mia gita metterò una piccola tabellina che riporta i dati della gita in maniera sintetica:
Accesso stradale: Le indicazioni per raggiungere il punto di partenza
Punto di partenza: Località di partenza e altitudine
Punto di arrivo: Località di arrivo e altitudine
Dislivello in salita: Il dislivello in salita per raggiungere la meta
Tempo complessivo salita discesa: il tempo complessivo per andare e tornare al punto di partenza, questi saranno i miei tempi che comprenderanno pause per il pranzo ecc...
Sentiero: il numero di sentiro
Difficoltà: la difficoltà valutata sulla scala E: escursionistico, EE: escursionisti esperti EEA: ferrate
Innoltre troverete tutte le gite che riportano questo riepilogo cliccando sull'etichetta "itinerario"
Spero che vi sia utile io faccio sempre molta fatica a trovare gite anche perchè quando posso vado in posti dove non sono mai stato.

lunedì 12 aprile 2010

In val di Ledro

E' da quando vado in montagna che le montagne del Garda la fanno da padrone nelle mie escursioni primaverili, e anche quest'anno non poteva che essere così. Quest'anno mi sono "studiato" la Val di Ledro cha ha un sito turistico molto ben fatto almeno a mio parere che vi consiglio di andare a visitare. Detto questo non capitava da un pò di tempo che sapessimo già dove andare la mattina quando ci alziamo. Abbiamo dormito fino alle 9:00 anche se la sera prima eravamo intenzionati a partire alle 8:30 ma in questo periodo siamo un pò stanchi e così abbiamo preferito dormire un pò di più. La nostra meta è Biacesa de Ledro all'inizio della valle. Abbiamo parcheggiato nei pressi del campo sportivo e da li ci siamo incamminati lungo la strada ci sono subito i cartelli bianco/rossi che indicano il sentiero 417 Bocchet dei Concoli. All'inizio si è nel bosco su strada prima di cemento poi di ciotoli che man mano che si sale diventa sentiro, lungo tutto il percorso mantiene sempre una discreta pendenza. Arrivati al Bochet dei Concoli il sentiero sale ancora, noi abbiamo proseguito ancora per circa 300 metri verticali e si arriva a vedere Riva del Garda. Arrivati qui il sentiero non è più bellissimo nel senso che non è molto ben segnato e un pò esposto e qui io volevo continuara ma la Manu invece preferiva tornare indietro, e così l'ho accontentata anche considerando che il tempo fin qui ci ha graziato infatti c'è stato quasi sempre il sole. Tornati giù ci siamo fermati nel bel parco di Biacesa a mangiarci un panino.

Accesso stradale: Trento - Riva del Garda - Val di Ledro - Biacesa
Punto di partenza: Campo sportivo Biacesa 418 msl
Punto di arrivo: Bocchet dei Concoli 1208 msl
Dislivello in salita: 790m (noi abbiamo proseguito fino a 980m)
Tempo complessivo salita discesa: ~ 3:00 ore
Sentiero: 417
Difficoltà: E

giovedì 8 aprile 2010

Che carina il mio amore


Qualche settimana fa ho detto alla Manu che quest'estate mi sarebbe piaciuto fare delle gite in Val Venosta, una zona non molto battuta da noi e oggi il mio amore mi ha regalato:

Pasquetta

Lunedì ci siamo alzati, un pò a fatica a dire il vero, e ci siamo preparati per andare da qualche parte...ovviamente non sapevamo dove e la mia iniziale proposta della Val di Ledro man mano che passavano i minuti era sempre meno presa in considerazione. Alla fine ho detto andiamo al Lago delle Stelune, e siamo partiti.
Arrivati al Ponte delle Stue sulla strada che da Molina di Fiemme porta al Passo Manghen ci siamo subito resi conto che di neve ce nè ancora un bel pò e cosi abbiamo subito messo le ciaspole e ci siamo incamminati lungo la forestale. A breve abbiamo capito che non era giornata da grandi imprese infatti anche se il percorso era completamente privo di difficoltà abbiamo fatto abbastanza fatica sia io e che la Manu e così invece di andare fino al Lago delle Stelune ci siamo fermati a Malga Cazzorga facendo solo 610 metri di dislivello. C'era tantissima neve e un fastidiosissimo e freddissimo vento. Abbiamo mangiato qualcosa e poi ci siamo rincamminati verso la macchina. Ad un certo punto la Manu è "caduta" con la ciaspola in un buco e non riusciva più a tirar su la gamba...per fortuna c'ero io e l'ho salvata...

martedì 30 marzo 2010

Sembrava perfetto e invece...

Domenica sembrava perfetta per una bella gita in montagna. Il tempo era splendido solito pericolo valanghe marcato ma in questa stagione non c'è da meravigliarsi. La mattina un pò a fatica ci siamo svegliati e con calma abbiamo preparato le cose. Ho scelto io la gita. Si va in Val Venosta a Laces sul Monte Sole. Quando siamo a Merano iniziano le prime nuvole...l'unico posto dove ci sono nuvole è dove andiamo noi.
Arriviamo e partiamo sul sentiero numero 8 che porta dalla rotonda di Laces nei pressi della funivia e porta a San Martino. All'inizio il sentiero è bello fa caldo perchè batte il sole man mano che si sale si passano per delle malghe per dei pezzi di strada forestale e per dei prezzi di strada asfaltata e qui il paesaggio è un pò meno bello. Il cielo ormai si è quasi tutto annuvolato e quando ci fermiamo per pranzo c'è un vento fastidioso e scende qualche fiocco di neve...che palle ma non era il monte sole?
Arriviamo in circa tre ore alla stazione a monte della funivia e qui decidiamo di approffittarne per il ritorno. Diciamo che è un ottima sgambata per preparare la gamba e per non pestare neve in questa stagione anche perchè in tutto sono 1170 metri di dislivello. In compenso abbiamo visto qualche gita da fare quest'estate quando si partirà dalla stazione monte della funivia e non da quella di valle.

giovedì 25 marzo 2010

Bellissimo ieri sera

Questo marzo è stato un pò avaro con me per quel che riguarda gite in montagna in compenso ho battuto bene il monte. Ieri ci siamo concessi la seconda ascensione stagionale in dopolavoro...che bello!!!
A essere sincero ho fatto un bel pò di fatica a stare dietro alla Manu e alla fine abbiamo finito con 36:30 un buon tempo ancora un mesetto e saremo vicini ai nostri best time. Arrivati alla croce siamo andati alla funivia visto che mancavano 10 minuti alle sette e quando siamo stati al bivio col sentiero del pra dei morti abbiamo visto che c'era un capriolo (credo) che gironzolava, bellissimo vederlo lì così inaspettatamente. E' troppo bello vedere gli animale nel loro ambiente naturale!
Speriamo domenica ci lasci fare una bella gitarella...ci vuole proprio!

giovedì 18 marzo 2010

Mi ero dimenticato...

Mi sono dimenticato di aggiornarvi sulle mie imprese sciistiche di quest'anno, infatti anche per l'inverno 2009/2010 ho timbrato il cartellino dello sci con una sciata di un paio di ore a Andalo, il 28 febbraio, con la Manu alla quale ho fatto da "maestro". Mi sa che anche per quest'anno lo sci di fondo lo archiviamo, nonostante a novembre sembrava che dovessimo solo sciare quest'inverno, aspettiamo la bella stagione per delle belle gite!

martedì 16 marzo 2010

Islanda arriviamo


Sabato abbiamo prenotato il volo per l'ISLANDA non vedo l'ora di andarci...

Si riprende ad andare per monti

Dopo i bagordi di Alicante c'è voluto un pò per riprendersi ma ce l'ho fatta! Sabato e domenica nonostante le due giornate spettacolari non abbiamo fatto delle gite degne di nota. Infatti abbiamo solo allenato un pò la gamba sul nostro mitico Monte. Infatti io e la Manu sabato abbiamo fatto il sentiero e domenica invece abbiamo fatto "le longhe". Domenica prossima anche se diluvia vado a farmi un bel giro!

martedì 23 febbraio 2010

Che giornata!!!

Un rapido riepilogo di febbraio. Il 7 siamo andati sulla Kraun io e la Manu, c'era abbastanza neve, una piacevole gita anche se fatta un pò in velocità perche alle 15 avevamo un appuntaento, poi c'è stato il carnevale e siamo andati a Venezia che merita sempre!
Domenica invece ci siamo lazati la mattina e in cielo non c'era una nuvola un bel sole che inizia a essere tiepido una giornata perfetta per una bella gita. Eravamo già daccordo con la Nadia dalla sera prima e così alle 9:00 passiamo a prenderla e mentre ci avviamo decidiamo anche dove andare. Il pericolo valanghe è marcato e quindi è meglio non inventarsi niente e fare gite conuscute, quindi opto per la Forca Rossa con partenza nei pressi del passo San Pellegrino. C'è tantissima neve e piuttosto soffice infatti anche con le ciaspole si sfonda parecchio, la Nadia ad un certo punto cade in un "buco". La neve faceva tipo un ponte e quando lei c'è passata sopra ha ceduto e si è sfondata fino alla vita, una risata e siamo ripartiti. Il sole è bellissimo e la neve anche, unico neo man mano che ci alziamo di quota si alza il vento, e quando siamo sulla Forca Rossa direi che è insopportabile. L'ultima salita per arrivare è veramente impegnativa sono 100 metri di dislivello da fare su un muro praticamente in piedi. Visto che sulla cima soffia un vento fastidiosissimo fa freddo ed è impossibile fermarsi a mangiare torniamo giu subito e invece che ritornare alla macchina passando dal rifugio Fuciade torniamo dal sentiero che siamo venuti e ci fermiamo su una panca al sole a mangiare un panino. Bellissima gita tutta al sole e con una giornata come domenica ancor più bella.

giovedì 4 febbraio 2010

Con le ciaspole in notturna

Ieri sera è venuto a prenderci il Luca e la Manuela per andare con le ciaspole in Paganella quando siamo stati a Fai la Focus del Luca ci ha abbandonato, si è fermata al distributore all'inizio del paese e così senza voler farci rovinare la serata ci siamo incamminati a piedi fino alla partenza delle piste. Qui abbiamo messo le cispole e abbiamo iniziato la risalita, l'obbiettivo era il rifugio Dosso Larici, a 1838 ma non ci siamo arrivati perche a quota 1550 fatta troppa fatica ci siamo fermati visto che c'era Albino e Filippo che scendevano con gli sci e ci potevano dare un passaggio. Alla fine la macchina del Luca è ripartita e siamo tornati a casa. Una bella serata 2 ore di camminata temperatura ottima si stava bene alle volte è più difficile l'idea di alzarsi dal divano. Da ripetere!!!

lunedì 1 febbraio 2010

Sul gruppo del Gazza

L'inverno è sempre difficile uscire dal letto la mattina della domenica si stà così bene al calduccio, così anche ieri la tentazione era tanta il messaggio del Pero che mi diceva che non veniva di certo non aiutava anche la nostra voglia, e vedere il cielo coperto fuori dalla finestra ancora meno. Dovevamo ancora scegliere dove andare e così abbiamo fatto tutto con calma, invece di partire alle 9 siamo partiti alle 10:30 ma poco male. La destinazione dopo aver scandagliato parecchi siti è il monte Gazza. Ci dirigiamo a Margone, comune di Vezzano. Qui parcheggiamo la macchina nei pressi del cimitero e ci incamminiamo sulla strada forestale, c'è poca neve e sotto quella poca c'è un bel pò di ghiaccio. La salita è piacevole nel bosco, dopo poco si ha un bel panorama della valle dei laghi e si vede anche il Garda. Arriviamo fino alla malga Gazza e appena usciti dal bosco le nuvole lasciano posto al sereno in compenso si alza un aria gelida e fastidiosissima. Decidiamo di andare sulla cima del monte Ranzo niente di difficile ma su c'è un vento che la faccia fa male dal freddo e così decidiamo di non raggiungere il monte Gazza ma di tornare indietro. Ci fermiamo a mangiare un boccone al riparo dal vento vicino alla malga Gazza su una panchina al sole e poi ridiscendiamo dalla strada forestale. In tutto abbiamo fatto 800 metri di dislivello (la manu era un pò delusa voleva farne di più) in 3:30 circa.

domenica 24 gennaio 2010

Cima Socede

Dopo aver passato domenica scorsa in relax con la salita al monte per sgranchirsi un pò le gambe questa domenica la Manu è stata a casa e io sono andato su Cima Socede col Pero. Giornata splendida il sentiero che parte dal Ponte di Conseria e arriva al Passo 5 Croci è bello e senza difficoltà una volta al passo c'è uno strappetto al sole che si fa che è un piacere e si è in cima. Se si vuole si può proseguire ma noi abbiamo optato per magiare un panino e tornare indietro. Questi posti sono veramente bellissimi.
Arrivato alla macchina mi sono accorto che la ciaspola sotto si è rotta, per fortuna niente di che credo che con poco riusciro a ripararla almeno spero.

domenica 17 gennaio 2010

Nuovo anno vechie buone abitudini

In questo scorcio di 2010 ci siamo concessi già due belle gitarelle anche se la neve non è che sia un gran che ma per andare con le ciaspole non è che serva chissà che neve. Entrambre le gite sono state caratterizzate dall'indecisione più assoluta nel scegliere la meta. Mercoledì 6 avevamo deciso di andare alla Flavona ma per la seconda volta, ci era successo anche l'anno, scorso abbiamo imboccato la strada per il lago di Tovel e dopo poco c'era il cartello di strada chiusa. Adesso l'abbiamo capito d'inverno la strada per il lago di Tover è CHIUSA!
Abbiamo rimediato parcheggiando la macchina a Tos e da lì abbiamo imboccato la strada che porta a Malga Bodrina. Niente di spettacolare si è sempre nel bosco ma un buon allenamento infatti alla fine il Polar segnava 1100 metri di dislivello con l'ultimo pezzo particolarmente in piedi. Su c'è aperta la malga Rododendro dove si può mangiare un boccone riparati. Domenica 10 la Manu ha avuto la bella idea di festeggiare il compleanno con una ciapolata e così ci siamo ritrovati al Centrale con la compagnia più numerosa di sempre credo eravamo in 11. Il tempo ha messo a dura prova la nostra volgia di andare ma alla fine un messaggio di Andrea con scritto dopo Chiusa cielo azzurro ci ha fatto decidere per l'amato Rifufio Genova.
Siamo arrivati a malga Zanes. Il tempo non era propiamente sereno ma neanche malaccio e così abbiamo indossatto tutti le ciaspole e ci siamo incamminati. In circa un ora e venti senza troppa fatica siamo arrivati alla Gamper Alm che era aperta lì visto il gruppo numeroso la domanda era fermarsi o proseguire fino al rifugio Genova, all'inizio sembrava che tutti si volessero fermare ma poi quando io Elmar e Manu ci siamo incamminati ci hanno seguito quasi tutti. Altri 40 minuti abbastanza impegnativi con una neve orrenda e siamo arrivati al rifugio che ovviamente era chiuso ma c'è un bel gazebo riparato da vetri dove ci siamo seduti a mangiare qualcosina. Ritornati alla Gamper Alm abbiamo bevuto qualcosa di caldo e gli uomini si sono noleggiati la slitta e le donne sono scese a piedi per la cronaco non tutte le coppie si sono divise infatti è scesa in slitta anche la Manu Gio. Una bella giornata è bello andare con compagnie così ampie ogni tanto.

Associazioni di Filip.

  • SAT sez. Mezzocorona - Socio ordinario
  • Pro Loco di Mezzocorona - Socio
  • Mountain Wilderness - Socio ordinario

Best time Filip al Monte di Mezzocorona

  • 32:40 2009-05-07
  • 32:55 2007-05-16
  • 33:54 2009-05-20
  • 34:54 2007-05-08
  • 35:31 2008-06-18
  • 35:41 2009-05-05
  • 36:07 2007-08-01
  • 38:20 2007-10-11
  • 39:33 2007-06-19
  • 43:16 2007-07-12
  • 43:29 2007-06-20
  • 43:57 2007-08-23
  • 46:22 2007-08-07
  • 46:43 2007-12-01
  • 50:28 2007-09-29
  • 52:59 2008-01-03
  • 53:59 2007-12-02
  • 54:59 2007-11-18
  • 57:19 2007-12-15

I Rifugi che ho raggiunto

  • Adamello - Rifugio Carè Alto
  • Brenta - Rifugio Croz dell'Altissimo
  • Brenta - Rifugio Pedrotti
  • Brenta - Rifugio Selvata
  • Brenta - Rifugio Tosa
  • Brenta - Rifugio XII Apostoli
  • Catinaccio - Rifugio Antermoia
  • Catinaccio - Rifugio Bellavista
  • Catinaccio - Rifugio Bergamo
  • Catinaccio - Rifugio Catinaccio
  • Catinaccio - Rifugio Ciampedie
  • Catinaccio - Rifugio Gardeccia
  • Catinaccio - Rifugio Micheluzzi
  • Catinaccio - Rifugio Negritella
  • Catinaccio - Rifugio Passo Principe
  • Catinaccio - Rifugio Preuss
  • Catinaccio - Rifugio Stella Alpina
  • Catinaccio - Rifugio Vajolet
  • Cime di Vigo - Rifugio Malga Kraun
  • Dolomiti di Sesto - Rifugio Locatelli alle Tre Cime di Lavaredo
  • Dolomiti di Sesto - Rifugio Pian di Cengia
  • Dolomiti di Sesto - Rifugio Zsigmondy Còmici
  • Finonchio - Rifugio Finonchio Fratelli Filzi
  • Gruppo Cima d'Asta - Rifugio Caldenave
  • Gruppo di Tessa - Rifugio Petrarca / Stettiner Hutte
  • Gruppo di Tessa - Rifugio Plan / Zwickauer Hutte
  • Lagorai - Rifugio Cauriol
  • Lagorai - Rifugio Lago di Erdemolo
  • Lagorai - Rifugio Sette Selle
  • Lagorai - Rifugio Tonini
  • Latemar - Rifugio Torre di Pisa
  • Marmolada - Rifugio Capanna Punta Penia
  • Marmolada - Rifugio Contrin
  • Marmolada - Rifugio Falier
  • Monzoni - Rifugio Fuciade
  • Monzoni - Rifugio Passo le Selle
  • Monzoni - Rifugio passo San Nicolò
  • Ortles Cevedale - Rifugio Dorigoni
  • Ortles Cevedale - Rifugio Guido Larcher al Cevedale
  • Ortles Cevedale - Rifugio Mantova al Vioz
  • Ortles Cevedale - Rifugio Stella Alpina al Lago Corvo
  • Pale di San Martino - Rifugio Pradidali
  • Puetz Odle - Rifugio Firenze
  • Puetz Odle - Rifugio Genova
  • Puetz Odle - Rifugio Juac
  • Puetz Odle - Rifugio Stevia
  • Sciliar - Rifugio Bolzano
  • Sciliar - Rifugio Monte Cavone (Tschafonhutte)

Le mie cime

  • 3343 mslm Punta Penia - Marmolada
  • 3011 mslm Cima Ombretta Orientale - Marmolada
  • 2958 mslm Cima Sassopiatto - Sassopiatto
  • 2926 mslm Cima Undici - Alpi Venoste
  • 2636 mslm Cima Trenta - Gruppo delle Maddalene
  • 2494 mslm Monte Cauriol - Lagorai
  • 2488 mslm Pala di Santa - Dolomiti di Fiemme
  • 2442 mslm Cima Caldenave - Gruppo cima D'Asta
  • 2439 mslm Corno Nero - Dolomiti di Fiemme
  • 2434 mslm Monte Luco - Gruppo delle Maddalene
  • 2316 mslm Corno Bianco - Dolomiti di Fiemme
  • 2253 mslm Croz de Conseria - Gruppo cima D'Asta
  • 2253 mslm Cima Nassere - Gruppo cima D'Asta
  • 2180 mslm Cornetto - Bondone
  • 2140 mslm Doss d'Abramo - Bondone
  • 2116 mslm Monte Roen - Catena della Mendola
  • 2090 mslm Monte Palon - Bondone
  • 2079 mslm Monte Altissimo di Nago - Monti del Garda
  • 2058 mslm Monte Stivo - Monti del Garda
  • 2034 mslm Cima Canfedin - Gruppo Paganella - Gazza
  • 1991 mlsm Monte Gazza - Gruppo Paganella - Gazza
  • 1873 mslm Cima Roccapiana - Cime di Vigo
  • 1865 mslm Monte Macaion - Catena della Mendola
  • 1820 mslm Monte Ranzo - Gruppo Paganella - Gazza
  • 1812 mslm Corno di Tress - Cime di Vigo
  • 1375 mslm Cima Nara - Alpi di Ledro
  • 1322 mslm Monte Guil - Alpi di Ledro
  • 1260 mslm Cima Bal - Alpi di Ledro
  • 1173 mslm Monte Penegal - Catena della Mendola
  • 0907 mslm Punta dei Larici - Alpi di Ledro
  • 0907 mslm Cima Capi - Monti del Garda
  • 0780 mslm Nordice - Alpi di Ledro

La mia bibblioteca

  • Athesia - Sudtirolo paradiso delle escursioni - Hanspaul Menara
  • Bompiani - Filosofia della montagna - Francesco Tomatis
  • CDA & Vivalda - L'ossessione dell'Eiger - John Harlin Jr.
  • CDA & Vivalda - La morte sospesa - Joe Simpson
  • Cierre edizioni - Ciaspolando sulle montagne del Trentino - Guido Leonelli
  • Corbaccio - Razzo rosso sul Nanga Parbat - Reiinhold Messner
  • Danilo Zanetti Editore - Lagorai nel cuore selvaggio del Trentino - Fabio Donetto
  • Delai Editore - I miei ricordi - Walter Bonatti
  • Delai Editore - Un mondo perduto - Walter Bonatti
  • Delai Editore - Un mondo perduto - Walter Bonatti
  • EDT - Gelo - Bill Streever
  • Euroedit - Cime e sentieri - Colpo, Decarli e Giovannini
  • Euroedit - Cime e sentieri in Trentino-Alto Adige - Colpo, Decarli, Dorigatti, Giovannini e Mattivi
  • Folio Editore - Escursioni con le ciaspole nelle Dolomiti - Stimpfl, Oberrauch
  • Kompass - Grange Atlante escursionistico delle Dolomiti
  • Kompass - Guida escursionistica 974 Val di Fiemme
  • Kompass - Guida escursionistica 975 Dolomiti Val di Fassa
  • Nordpress - Vie normali delle Dolomiti Marmolada - Roberto Ciri
  • Panorama - Dolomiti Le conquiste dell'impossibile
  • PAT e SAT - Sui sentieri del Lagorai Viaggio alla scoperta di Natura 2000
  • Superbur - Nelle terre estreme - Krakauer
  • Tappeiner - A spasso col bebe' - M. Weithaler e T. Plattner
  • Tappeiner - I tremila delle Dolomiti - H. Kammerer e R. Goedeke
  • Tappeiner - Rifugi dell'Alto Adige - Hans Kammerer
  • Tappeiner - Vie ferrate per principianti - Christjan Ladurner
  • Trentino - Guida ai rifugi del Trentino