Partiamo verso l'una e circa due ore dopo siamo a Plan le montagne si presentano col vestito invernale non sarà facile fare delle cime con tutta quella neve. Partiamo il tempo non è splendido, io chiamo il rifugio e dico che ci incamminiamo il gestore mi dice che c'è vento lo sento poco convinto ma siamo lì e partiamo. Ci sono dei bei prati che portano fin sotto le cime che viste da qua sotto danno una certa soggezione. Dopo neanche dieci minuti inizia a piovere da prima poco e poi aumenta d'intensità, la Manu inizia a essere dubbiosa del fatto che possiamo arrivare al rifugio con questo tempo forte della sua esperienza di montagna ormai decennale, io non mi pronuncio mentre Chiara e Max non hanno voglia di farsi rovinare il programma da un pò d'acqua e vogliono continuare. Per fortuna c'è una malga a circa 2200 metri il rifugio è a 2980 i dubbi della Manu sono dovuti anche alla quota del rifugio. Man mano che ci alziamo di quota fa sempre più freddo il vento soffia sempre più forte e in prossimità della malga inizia anche a grandinare, corriamo a riparaci nella malga dove mentre aspettiamo che smetta ci beviamo un caffè. Dopo circa un ora smette sembra migliorare ma lassù a 3000 le nuvole sono ancora fitte. C'è dell'indecisione cosa facciamo torniamo al paese o andiamo al rifugio? Ci toglie ogni dubbio il gestore del rifugio che ci consiglia di tornare al paese perché su è in corso una bufera di neve. Giriamo i tacchi e torniamo a Plan, ci prendiamo un alberghetto e la sera andiamo a cena in un bel ristorantino mangiamo bene beviamo qualche birra e facciamo quattro chiacchiere tutto sommato una bella serata, dovevamo essere in rifugio ma va bene anche così!
La mattina dopo alle 7 siamo già in piedi facciamo colazione e partiamo il tempo non è fantastico ci sono delle nuvole ma almeno non piove saliamo al rifugio Plan in circa tre ore fa freddo su a 2980 ci vogliono giacca e guanti. Nonostante la neve il sentiero non presenta difficoltà, il rifugio è carino ci beviamo un caffè alla tedesca firmiamo il libro del rifugio, io spedisco le cartoline di rito e poi ci prepariamo per la discesa, l'obbiettivo è il rifugio Petrarca dove ci hanno detto che non c'è posto per dormire ma noi ci speriamo!
Il sentiero è bellissimo rimane sempre più o meno in quota siamo attorno ai 2300-2400 metri ci sono un sacco di marmotte che fischiano al nostro arrivo e gironzolano. Lo zaino mio e della manu è pesante e si fa sentire sulla schiena per di più finiamo l'acqua quando mancano ancora due ore al rifugio. Dopo 7 ore e mezza dalla partenza da Plan arriviamo al rifugio io sono molto stanco e mi fanno molto male le spalle per il primo momento non ce la faccio neanche sollevare le braccia, ho una sete tremenda vado subito dentro al rifugio e prendo una coca media e mezzo di acqua per la Manu e una spuma e un radler per me tutto medio. Il Max e la Chiara ci hanno staccato nell'ultima salita al rifugio sono proprio super in forma!
Mentre ordino chiedo anche se c'è posto per dormire, l'idea di rimettermi lo zaino per farmi 1400 metri di discesa non è che mi aggrada più di tanto ma mi rispondono che non c'è posto. Dopo esserci riposati un po' decidiamo di ripartire altrimenti diventa troppo tardi, ma ci accorgiamo che c'è gente che ha preso un posto letto e ha chiesto dopo di noi e così Max entra di nuovo a chiedere e questa volta ci dicono che c'è posto, mach che strano ma va bene così posiamo gli zaini su nel tavolato e andiamo a berci una birra sulle panchine al sole si sta' proprio bene, io e la Manu abbiamo fame e così ci prendiamo un piatto di speck. Concludiamo la serata dopo esserci mangiati, gli uomini canederli e le donne pastina in brodo, con un bel scopone scientifico, nel frattempo gli altri che sono al rifugio con noi bevono come i matti non sembra di essere in un rifugio a 2800 metri di altezza.
2010_08_06-08 Gruppo di Tessa |
Dopo la notte passata nel tavolato, cioè nel sotto tetto c'è una fila di materassi messi uno a fianco dell'altro a formare un lette gigantesco, ci siamo alzati verso le 6:30 io la Manu siamo scesi a vedere com'era il tempo e c'erano ancora parecchie nuvole, volevamo andare fino alla forcella lì vicina ma il sentiero si era tutto ghiacciato quindi abbiamo preferito aspettare. Verso le sette abbiamo colazionato e ci hanno raggiunti anche Chiara e Max poi siamo usciti tutti e abbiamo guardato le condizioni dei sentieri e ci siamo fatti un giro fino alla forcella che adesso è un po' meno giacciata. Siamo un po' indecisi sul da farsi la Chiara e Max vorrebbero fare la cima Hohe Weiße allora chiedo al gestore del rifugio com'è il sentiero per raggiungerla ma lui mi sconsiglia di farla che non ci sono le condizioni adatte, alla fine desistono tutti e ci avviamo verso Plan. Il sentiero scende velocemente a valle è bello largo e ben segnato, non impieghiamo molto a raggiungere nel fondo valle la Lazinsersalm, bellissima malga dove ci concediamo finalmente una fetta di strudel. Ripartiamo e visto che è ancora presto per tornare a casa e il tempo anche se non è dei migliori sembra tenere decidiamo di fare una deviazione fino al lago Erensee. La Chiara è il gran forma e parte a un ritmo decisamente troppo alto per me e la Manu che accusiamo anche il peso dei nostri zaini e così ci ricongiungiamo solo al lago dove per fortuna di tanto in tanto si fa vedere anche il sole e possiamo svaccarci un po'.
1 commento:
dev'essere stato bellissimo!Complimenti per il tuo blog!Ciao!
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